Giornata internazionale dei diritti delle donne

08.03.2022 – Anche quest’anno la ricorrenza dell’8 marzo rappresenta l’occasione utile per ricordare non solo le conquiste sociali, politiche ed economiche raggiunte dalle donne, ma anche le violenze e le discriminazioni agite ancora contro le stesse. Quest’anno, in particolare, un pensiero di solidarietà va sicuramente a tutte le donne coinvolte nelle guerre, di ieri e di oggi, guerre che intensificano le disuguaglianze di genere e mettono un freno alle conquiste dei diritti umani.

Legata al 25 novembre, data dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne, la giornata dell’8 marzo oggi più che mai non può quindi essere solo la “festa della donna”, come spesso viene rappresentata e tramandata, quanto piuttosto una giornata di riflessione e di rivendicazione di quei diritti che, complice anche la pandemia, alle donne sono ancora troppo spesso negati: dall’accesso al lavoro ai divari salariali, dalla salute all’istruzione. Molti studi, compresi quelli realizzati dal nostro Istituto, mostrano come forti siano ancora le disuguaglianze di genere e come a pagarne le spese siano troppo spesso le donne.

“In questa occasione – spiega Anna Grimaldi, presidente del CUG Inapp – vorremmo ricordare non solo l’importanza di questa giornata ma anche le azioni che il CUG, dato il ruolo istituzionale che riveste nella promozione delle pari opportunità e del benessere organizzativo nell’Ente, ha implementato e rafforzato per contrastare qualsiasi forma di discriminazione e violenza morale o psichica per i lavoratori e le lavoratrici”.

A tal fine il CUG Inapp ha previsto, nel nuovo Piano Triennale di Azioni Positive 2022-2023, diverse direttrici di azione su questo tema, in particolare:

• il progetto per il bilancio di genere, avviato di concerto con la direzione generale, per dotare l’Istituto di uno strumento che consenta di analizzare come le risorse economiche vengono progettate ed impiegate e come tali decisioni di spesa impattino sui due generi, ossia quali effetti e quali ricadute producano su donne e uomini;

• iniziative per il contrasto della violenza di genere, attraverso azioni di formazione, informazione e sensibilizzazione rivolte al personale, in particolare la progettazione e realizzazione di un percorso formativo sulla violenza di genere rivolto al personale;

• la promozione del ruolo della Consigliera di fiducia come figura centrale per le attività di consulenza e assistenza gratuita alle lavoratrici e ai lavoratori oggetto di discriminazioni, molestie, mobbing, disagio;

• i percorsi formativi sull’intelligenza emotiva, rivolti a tutto il personale, e quelli sulla gestione della leadership, rivolti al personale con incarichi di responsabilità e coordinamento: entrambi i percorsi sono rivolti a promuovere la capacità di conoscere e  gestire le proprie emozioni, nonché di gestire lo stress e i conflitti per costruire relazioni efficaci con gli altri;

• l’indagine sul benessere organizzativo, i cui risultati saranno pubblicati a breve, per monitorare il grado di soddisfazione del personale e delle sue attese in relazione ad alcune tematiche determinate come ad esempio l’ambiente di lavoro e la sicurezza, la qualità percepita dei servizi, l’adeguatezza e la valorizzazione delle competenze, ecc.

• l’adozione di un vademecum per l’utilizzo di un linguaggio non discriminatorio, attraverso l’organizzazione di incontri interni, informativi e di confronto con il personale dell’Inapp che, sulla base di un metodo di lavoro partecipativo, potrà contribuire alla definizione dei contenuti.

“Non fermiamo qui il nostro impegno per la promozione della parità di genere – afferma il direttore generale dell’Inapp, Santo Darko Grillo – l’Istituto è, infatti, già da tempo impegnato anche in diverse attività di ricerca volte ad analizzare le differenze di genere nell’accesso e la permanenza nel mercato del lavoro, nei percorsi formativi, nelle carriere professionali e scientifiche. Il tutto con lo scopo di offrire un contributo alla riflessione per elaborare politiche e interventi in grado di generare cambiamento e superare gli squilibri esistenti.”