Decreto-Legge 9 novembre 2020, n. 149

Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese e giustizia, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19

Thesaurus: Disposizioni, Emergenza sanitaria, Imprese, Lavoratori

Abstract:

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge in oggetto c.d. “Decreto Ristori bis” emanato dal Presidente della Repubblica ed entrato in vigore il 9 novembre 2020, introduce ulteriori misure a sostegno dei settori direttamente interessati dalle misure più restrittive, per la tutela della salute in connessione all’emergenza epidemiologica Covid-19 e allarga la platea degli esercizi con diritto al contributo a fondo perduto e ne dispone la sua rideterminazione, contributo già introdotto dal precedente “Decreto Ristori” (Decreto-Legge n. 137/2020) per le categorie di imprese e di lavoratori le cui attività sono state colpite dalle misure di contenimento. Le imprese e i lavoratori sono identificati dai codici Ateco elencati nell’allegato 1 (articolo 1); inoltre, si prevede un nuovo contributo a fondo perduto a favore degli operatori dei centri commerciali i cui destinatari sono individuati attraverso un’ulteriore tabella di codici Ateco nell’allegato 2 (articolo 2) e l’esonero contributivo a favore dei soggetti delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura le cui attività sono identificate dai codici Ateco di cui all’allegato 3 (articolo 21). In materia previdenziale, il decreto estende l’esonero dal versamento dei contributi del mese di novembre 2020 anche ai datori di lavoro privati appartenenti ai settori individuati nella tabella recante i codici Ateco di cui all’allegato 1. Ulteriori misure sono previste anche a sostegno delle famiglie con esclusivo riferimento alle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità. In particolare, in caso di sospensione della didattica in presenza delle scuole secondarie di primo grado, è riconosciuta alternativamente ad entrambi i genitori, nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile, la facoltà di astenersi dal lavoro per l’intera durata della sospensione della didattica con un’indennità pari al 50% delle retribuzione. Medesimo beneficio è accordato anche ai genitori di figli con disabilità, in situazione di gravità. E’, inoltre, previsto un bonus di servizi di baby-sitting fino a un massimo di 1.000 euro. A sostegno del Terzo settore, viene istitutito, nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, un Fondo straordinario con una dotazione di 70 milioni di euro per l’anno 2021. Il provvedimento introduce modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 con rifeimento specifico agli Allegati relativi a “Indicazioni su misure e livelli di contenimento” e al “Contenimento per processi industriali”. La misura dei contributi a fondo perduto varia in funzione delle diverse attività. Infine, coloro che hanno ricevuto gli indennizzi previsti dall’articolo 25 del decreto “Rilancio” riceveranno automaticamente le somme dall’Agenzia delle Entrate, coloro che non rientrano nella precedente platea dovranno procedere con una richiesta.