DPCM – Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 18 ottobre 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19»

Thesaurus: Disposizioni, Emergenza sanitaria

Abstract:

Per contrastare la seconda ondata di Coronavirus, è stato emanato il nuovo DPCM firmato dal Presidente del Consiglio e dal Ministro della salute e pubblicato in un’edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale n. 258 del 18 ottobre 2020. Le nuove disposizioni sono in vigore dal 19 ottobre e fino al 13 novembre 2020. Le disposizioni del nuovo DPCM approvato d’urgenza confermano quanto già previsto dallo scorso DPCM del 13 ottobre 2020 ma con più restrizioni, visto l’aumento dei contagi e il non contenimento dell’epidemia. Sono state introdotte nuove restrizioni che interessano i luoghi più a rischio, i c.d. luoghi della movida, con la libertà data ai sindaci di chiudere strade e piazze dove si creano assembramenti. Per bar e ristoranti sono stati decisi nuovi limiti, in ordine di orario e di capienza. E’ stata decisa la sospensione di fiere e di sagre locali con eccezione di quelle nazionali e internazionali. Inoltre, sono sospese le competizioni di squadra dilettantistiche c.d. di contato, ma a tale riguardo, sono tuttavia consentiti gli eventi e le competizioni di interesse nazionale o regionale riconosciuti dal CONI, dal Comitato Italiano Paraolimpico (CIP) e dalle federazioni sportive italiane. L’attività didattica  ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza. Per contrastare la diffusione del contagio, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni con l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle ore nove. Le Università predispongono piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari in presenza e a distanza in funzione delle esigenze formative tenendo conto dell’evoluzione del quadro pandemico territoriale e delle corrispondenti esigenze di sicurezza sanitaria e, sentito il parere del Comitato Universitario Regionale di riferimento. E’ previsto il rafforzamento dello smart working anche in ambito privato pari al 75% dei lavoratori, misura necessaria per limitare al minimo i contatti negli uffici e quindi il diffondersi del contagio e sono sospese le riunioni in presenza e si incentivano le riunioni in modalità a distanza, in videoconferenza.