Legge 28 dicembre 2015, n. 208

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2016)

Thesaurus: Programmazione, Razionalizzazione

Abstract:

La Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016) è entrata in vigore il 1° gennaio 2016, ad eccezione delle disposizioni di cui ai commi 20, 671, 678, 684, 735, 837 e 838 che entrano in vigore il 30/12/2015 e delle disposizioni di cui ai commi 172, 173, 174, 175 e 569 che entrano in vigore il 31/12/2015. La legge di stabilità definisce la politica di bilancio per il 2016 e gli anni successivi e si associa strettamente al processo di attuazione delle riforme strutturali. Essa si propone di stabilizzare l’economia italiana per una crescita sostenuta, di favorire l’occupazione, di ridurre gradualmente e in maniera incisiva il carico fiscale, di incoraggiare l’offerta di lavoro e gli investimenti in capitale fisico e umano e di sostenere i consumi delle famiglie. Di seguito alcuni tra i punti più rilevanti del corposo provvedimento composto da un solo articolo e da 999 commi:
–          si agisce con la prosecuzione, in forma ridotta (al 40%), degli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato, che nel 2015 ha prodotto effetti importanti e ha accompagnato le riforme introdotte nel mercato del lavoro con il c.d. Jobs act. A queste misure si affiancherà la detassazione del salario di produttività, volta a favorire la negoziazione salariale di secondo livello
–          sono previsti importanti interventi per l’istruzione, la ricerca e il sistema della cultura. Si intende premiare il merito e accrescere il livello delle nostre università
–          sono estese al 2016 le misure di congedo di paternità e il riconoscimento di voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting, ovvero per fare fronte agli oneri per l’accesso a servizi per l’infanzia, con estensione della possibilità di beneficiare di voucher anche alle lavoratrici autonome
–          si prevedono interventi per tutelare alcune fasce di soggetti prossimi al pensionamento in condizioni di disoccupazione. In particolare, in chiave di flessibilità, si garantiscono misure di salvaguardia per una quota residua di ‘esodati’ e si prevedono misure agevolative per le donne che intendano lasciare il lavoro con 35 anni di contributo a fronte di una decurtazione del trattamento pensionistico (“opzione donna”). Si introduce inoltre una misura volta a favorire il ricambio generazionale attraverso l’utilizzo della leva del part time per i lavoratori vicini al pensionamento
–          per i pensionati viene anticipato al 2016 l’innalzamento della soglia di reddito al di sotto della quale non si paga l’Irpef. Nel dettaglio, per gli ultrasettantacinquenni la soglia sale da 7.750 euro a 8.000 euro, per i pensionati sotto i 75 anni la soglia sale da 7.500 a 7.750 euro
–          viene prorogata al 2016 l’indennità di disoccupazione riservata ai lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e a progetto iscritti alla gestione separata INPS (c.d. DIS-COLL), al fine di garantire una protezione in caso di perdita del lavoro per i giovani precari
–          sono stanziati 300 milioni di euro per l’ammodernamento delle strumentazioni e delle attrezzature dei comparti difesa e sicurezza e per gli investimenti volti ad adeguare le capacità di contrasto al terrorismo. Si persegue l’obiettivo di migliorare la sicurezza dei cittadini anche con il programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana, per il quale sono stanziati 500 milioni- Il programma include lo sviluppo di pratiche per l’inclusione sociale, la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano, l’adeguamento delle infrastrutture legate ai servizi sociali
–          vengono resi immediatamente utilizzabili dai Comuni 500 milioni per interventi di edilizia scolastica. Ai giovani che nel 2016 compiono 18 anni si attribuisce una Carta elettronica di importo di 500 euro, da utilizzare per l’ingresso a musei, teatri, cinema, mostre. Viene inoltre incrementato di 50 milioni di euro il Fondo per la concessione di borse di studio
–          è introdotta la carta della famiglia, destinata su richiesta alle famiglie costituite da cittadini italiani o da stranieri regolarmente residenti nel territorio nazionale, con almeno 3 figli minori a carico; la carta sarà rilasciata dai comuni in base all’ISEE e consentirà riduzioni di tariffe e sconti per l’acquisto di beni e di servizi
–          si abolisce la Tasi sugli immobili residenziali adibiti ad abitazione principale, ad esclusione degli immobili di particolare pregio, ville e castelli, si elimina l’IMU sui terreni agricoli. La Tasi viene abolita anche per gli inquilini che detengono un immobile adibito a prima casa. Sugli immobili locati a canone concordato i proprietari verseranno IMU e Tasi ridotta del 25%. I Comuni saranno interamente compensati dallo Stato per la conseguente perdita di gettito
–          dal 2016 viene azzerata IRAP per i settori dell’agricoltura e della pesca
–           per favorire il rilancio del settore delle costruzioni, vengono prorogate le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni immobiliari (detrazione del 50%) e finalizzate al risparmio energetico (65%)
–          per favorire gli investimenti nel Mezzogiorno si introducono benefici fiscali aggiuntivi nella forma di un credito d’imposta per l’acquisto di nuovi beni strumentali destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo) dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019
–          si stabiliscono incentivi alle aggregazioni aziendali per favorire la crescita della dimensione delle imprese, consentendo ai contribuenti di ridurre il periodo di ammortamento previsto per l’avviamento e i marchi d’impresa da 10 a 5 quote
–          alleggerimento della pressione fiscale sulle imprese continuerà nel 2017 anche attraverso la riduzione dell’aliquota d’imposta sui redditi delle società (IRES). Dal 1° gennaio 2017 quest’ultima viene ridotta dal 27,5 al 24%

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